Sintomatologia
Il sintomo principale è il dolore e non un’instabilità franca dell’articolazione gleno-omerale. E’ evocato dall’uso del braccio affetto ed in particolare si localizza diversamente a seconda della fase del lancio in cui si manifesta. Avviene nella fase di caricamento, quando l’arto superiore è oltre il capo, è verosimilmente coinvolto il capo lungo del bicipite e si localizza generalmente sulla faccia anteriore della spalla irradiandosi lungo il braccio. Quando invece avviene prevalentemente nella fase di rilascio è dovuto all’interessamento del versante articolare dei tendini del sovraspinato e dell’ infraspinato ed è percepito come interno alla spalla e localizzato in sede posteriore.
A volte il paziente riferisce una sensazione di “blocco” articolare nei movimenti di abduzione ed elevazione.
L’atleta tipicamente presenta una serie di alterazioni del gesto tecnico:
- Necessità di un maggior riscaldamento
- Riduzione della velocità di lancio
- Perdita del controllo
- Riduzione delle performance
La regressione dei sintomi diventa sempre più lenta con il passare del tempo ed il ripetersi degli episodi dolorosi fino a configurare il quadro di “dead arm” (braccio morto) caratterizzato da un dolore acuto o “paralizzante” quando la spalla viene forzata in una posizione di massima rotazione esterna ed elevazione. Il paziente non è più in grado di eseguire un movimento di lancio con l’adeguato controllo e la velocità a causa di dolore e intorpidimento.
Diagnosi
L’anamnesi, l’età del paziente, il tipo di attività e la positività ad alcuni test fanno sospettare la patologia allo specialista ortopedico.
L’esame obiettivo mette in evidenza i segni di conflitto interno: in questi casi, la sintomatologia da conflitto è secondaria al lavoro eccentrico con conseguente “esaurimento” della cuffia dei rotatori. Ovviamente andranno ricercati i segni suggestivi per lesioni della cuffia dei rotatori.
Alcuni segni clinici possono aiutare nella diagnosi, come l’ipertrofia dell’arto dominante, il deficit di rotazione interna, l’aumento della rotazione esterna, la differenza tra forza eccentrica e concentrica.
E’ fondamentale ricercare la presenza della discinesia scapolare. Il clinico osserverà la presenza della prominenza dei bordi inferiore o mediale della scapola sia in posizione statica sia una sua accentuazione durante i movimenti di flessione anteriore, scrollamento delle spalle o quando l’arto superiore viene riportato in posizione di riposo.
In rari casi l’esame obiettivo può mostrare inoltre i segni di una instabilità con apprensione e sensazione di sublussazione in abduzione ed extrarotazione.
Lo studio radiografico standard rivela il quadro anatomico e consente di escludere lesioni di altra natura.
L’indagine strumentale di scelta nello studio di questi atleti è rappresentata dalla risonanza magnetica, integrata dalla somministrazione intra-articolare di mezzo di contrasto paramagnetico (artro-RMN) ed effettuata con strumento ad alta risoluzione, che consente di rilevare detensioni capsulo-legamentose, fissurazioni del labbro glenoideo e possibili lesioni dell’ancora bicipitale (SLAP), talvolta alterazioni di segnale a livello subacromiale o a carico della cuffia dei rotatori.


Voluminosa cisti paralabrale (A). Lesione parziale articolare del sovraspinato (B).
La freccia evidenzia fissurazione del labbro glenoideo anteriore in sede sovra equatoriale.