Sintomatologia
Nella fase acuta il sintomo principale è il dolore. Questo è dovuto all’infiammazione che si viene a creare nel contesto del tendine, nella borsa subacromiale e al conseguente spasmo muscolare. Si tratta solitamente di un dolore con esordio acuto che raggiunge il suo apice nel giro di poche ore e causa difficoltà nell’effettuare i movimenti della spalla affetta. Caratteristico è il dolore notturno che impedisce il riposo. La spalla può presentarsi gonfia, calda ed arrossata.
I sintomi acuti sono parzialmente autolimitanti e la fase iperalgica dura in media una settimana.
Terminata la fase acuta, la sintomatologia può risolversi completamente o si può passare alla fase subacuta. Essa può durare diversi mesi e a sua volta è caratterizzata da un dolore di intensità variabile, che può essere intermittente o continuo e caratterizzato da periodiche riacutizzazioni. Tale sintomatologia può divenire cronica e protrarsi anche per anni e condizionando in maniera significativa la vita del paziente.
Diagnosi
Per effettuare la diagnosi di tendinopatia calcifica sono sufficienti una semplice radiografia della spalla e/o un’ecografia muscolo-tendinea.
La radiografia evidenzia la presenza delle calcificazioni presenti nei tessuti molli attorno alla testa omerale e nello spazio subacromiale, confermando il sospetto clinico. L’ecografia rivela anche calcificazioni di piccole dimensioni e consente di individuare una concomitante lesione della cuffia dei rotatori o una patologia del bicipite. La risonanza magnetica, non è raccomandata come strumento diagnostico essenziale nella tendinopatia calcifica ma può venire successivamente richiesta per la valutazione di un’eventuale concomitante lesione della cuffia dei rotatori.
